Tratto da Guida storico artistica alla Maremma a cura di Bruno Santi, Nuova immagine editrice, 1996.
Curato da Cristina Gnoni Mavarelli per la zona di riferimento, pag 70 71.
I MURACCI
Dalla strada provinciale che da Giuncarico sale a Ribolla, in prossimità del fiume Bruna si possono vedere, coperti per una buona parte da vegetazione di rovo, gli imponenti avanzi (123 metri in riva sinistra nel Comune di Roccastrada e 60 metri in riva destra nel Comune di Gavorrano) del più antico sbarramento completo a traversa muraria di un fiume.
Si tratta dei Muracci, come sono stati denominati dalla consuetudine popolare.
Sono i resti quattrocenteschi di un'antica peschiera ideata nel 1462 dalla Repubblica di Siena, progettata nel 1468 e terminata nel 1481.
Undici anni dopo, nel 1492, la peschiera si ruppe in seguito a grandi inondazioni procurando enormi danni alle campagne circostanti.
La cronaca Dè ricordi Maggiori del senese Pierantonio Allegretti, parla del progettista Guidoccio d'Andrea che nel 1468 fu incaricato del progetto; l'impresa, affidata a due maestri comacini, maestro Adamo di maestro Domenico di San Vico in Val di Lugano e maestro Matteo Jacopo di Muriano, fu terminata nel 1481 e la spesa fu di oltre quindicimila fiorini d'oro. (I senesi furono subito presi come da smania per porre in affitto il lago, così che trovo appaltatori a prezzi assolutamente favolosi [...]).
Nel 1492, piene straordinarie determinarono la rottura del muro, e a dire dell'Allegretti, ciò derivò per difetto di chi fece quel muro che acciabattollo per guadagnare di più.
Nel 1532, ci fu un'altra violenta inondazione che provocò danni tali da rendere non più redditizia la riparazione del muro, che da allora è rimasto abbandonato e oggi è difficilmente rintracciabile.
Pochi resti di muraglioni emergono dalla vegetazione. Recentemente, alcuni studiosi, data la complessità dell'opera, hanno proposto l'intervento se non diretto, ma almeno progettuale di Francesco di Giorgio Martini.
- Documento gentilmente concesso da Walter Scapigliati -