La diga-peschiera sul fiume Bruna

 

Relazioni d'alcuni viaggi
fatti in diverse parti della Toscana
per osservare le produzioni naturali,
e gli antichi monumenti di essa.

DAL DOTTOR
GIO. TARGIONI TOZZETTI.

Edizione seconda, con copiose giunte
Tomo quarto
In Firenze MDCCLXX
(anno 1770)
Nella Stamperia Granducale
per Gaetano Cambiagi.
Con Licenza dè Superiori.


Acque Termali del Massese, e Lago di Pietra.

Nella bandita dell'Accesa, possessione de' Vescovi di Massa, sette miglia lontano dalla Città verso Scirocco, per andare in Pietra, è un Lago mantenuto da una grossissima polla d'acqua calda, il di cui avanzo poi forma il Fiume Bruna, detto anticamente Salebro Amnis, e che termina nel Lago di Castiglione, indi nel Mare.
Poco sotto al suddetto Lago dell'Accesa verso il Mare, si vedono le rovine d'un grossissimo, ed altissimo Muraglione, il quale a guisa di Callaia poteva tenere in collo l'acqua del Fiume, facendola gonfiare, e così formare un Lago molto maggiore di quello che sia di presente.
Questo muraglione è opera della Repubblica di Siena, come ci assicura il Malavolti, dicendo: fu dato ordine nel 1490, che si facesse il muro, e si levassero i boschi, e le macchie del Lago di Pietra, e di Castiglioni, onde potesse la Città di Siena e suo Stato avere abbondanza di Pesce, di che presero il carico Neri Placidi, e Giacoppo Petrucci.
Allegretto Allegretti poi ci assicura del tempo, e della causa, per la quale rovinò il muro, e restò deluso il magnifico disegno della Repubblica.
Nel 1493, dic'egli, il primo di Gennaio avemmo novella, come il nostro Lago di Maremma, il quale non si era anco cominciato a pescare, aveva cacciato ia terra il muro, et allagato molto paese, e morto Uomini, e Bestiame, e questo è stato per difetto di chi l'ha fatto, che non l'ha fatto a perfezione, e acciabattatolo per guadagnare molto più: solita fatalità dei lavori fatti a cottimo.
In proposito di questo Lago, ho notato in certi Statuti, e Riforme del Monte di Pietà di Siena del 1472, quali si conservano MSS nella Biblioteca Pubblica Magliabechiana, che fu assegnato per fondo del Monte di Pietà, tralle altre cose la Gabella del Vino, e Terratichi parte della quale per tre anni fu attribuita alla costruzione del Lago.
Per altro il Malavolti, rammenta all'anno 1454, il Padule delle Brune, vicino a Gioncarito. ...

- Documento gentilmente concesso da Elena e Walter Scapigliati -

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