IL PROGETTATO IMPIANTO IDROELETTRICO SUL FIUME CARSIA, IN LOCALITA' PEROLLA, A OTTO CHILOMETRI A NORD – OVEST DI RIBOLLA.

Vedi carta topografica

 

Tra il 1935 ed il 1939 la Montecatini, per permettere la coltivazione delle mineralizzazioni a pirite della miniera di Niccioleta al di sotto del livello idrostatico, realizzò una lunga galleria di scolo (in azzurro nella figura allegata) per raccogliere e convogliare le acque sotterranee fino al fiume Carsia, a circa due chilometri e mezzo a nord di Perolla.
A lavori ultimati la portata della galleria risultò essere attorno ai mille litri al secondo, pertanto la società progettò di utilizzare le acque di scolo per rifornire di energia elettrica gli impianti minerari di Niccioleta.
Fu progettato un piccolo sbarramento sul corso d'acqua suddetto per creare un piccolo bacino (in azzurro nella figura); da esso, attraverso un canale derivatore (in giallo nella figura), dallo sviluppo complessivo di 3.230 metri e con una pendenza dello 0.5 per mille, le acque sarebbero state convogliate in una camera di carico situata ad ovest di Perolla, ad una quota di circa 155 metri.
Mediante una condotta forzata di 800 metri (in verde nella figura), l'acqua avrebbe alimentato una turbina del tipo “Francis”, situata nella sala macchine di una centrale idroelettrica posta a 500 metri a SSE di Perolla, ad una quota di 89 metri sul livello del mare.

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