Tratto dal libro: Al |
Come una preda
braccata |
di Laura Maggi -Stampato nel mese di Maggio 2004- |
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Altre informazioni sul libro |
Il 4 maggio del 1954 nelle
miniere di carbone di Ribolla, in Maremma, 43 minatori perdono la vita a causa
di un'esplosione di grisou. È una tragedia annunciata, preceduta da una lunga
serie di incidenti, di inchieste, di richieste di aiuto da parte degli operai e
delle organizzazioni dei lavoratori. Ma l'azienda proprietaria, la Montecatini,
può permettersi di rischiare la vita dei suoi minatori, tanto che il processo
che vede imputati i suoi dirigenti si concluderà a Verona nel 1958 con la piena
assoluzione di tutti, senza che vengano stabilite le cause del disastro. I
parenti delle vittime accetteranno gli indennizzi pattuiti con la Montecatini e
abbandoneranno il processo prima della sua conclusione. Poi, nel 1959, la
miniera chiuderà definitivamente, lasciando orfano il villaggio che era nato
proprio per circondarla e accudirla.
Questo libro, né romanzo né saggio, è il tentativo di colmare questo vuoto.
I punti di vista, le voci, le parole di questo libro appartengono a molte
persone: a uomini che hanno fatto delle parole il loro mestiere, giornalisti e
scrittori, e a uomini e donne (soprattutto, quasi esclusivamente, uomini)
silenziosi, solo di rado capaci di far udire la loro sofferta voce. L’autrice ha
avuto il privilegio o la sfortuna di vivere al crocevia di questa miriade di
pronunce, pensieri, ragionamenti, accuse, invettive, documentazioni; ne è stata
attraversata, ha imparato a conviverci e, alla fine, ha cercato di fornire
interpretazioni, di comprendere, ovvero di prendere possesso di quelle voci solo
all’apparenza discrete, in realtà invadenti e ossessive.
Laura Maggi vive al suo paese di origine, Ribolla, in provincia di Grosseto.
Dopo aver dato vita al sito internet www.ribollastory.net, dedicato al racconto
di un luogo in via di estinzione, ora pubblica il suo primo libro.