La miniera anno per anno

 

 

 

 

1956

Miniera di Ribolla.

Società Montecatini.
Con l'apertura dei cantieri della sezione facente capo ai livelli -225 e -260 e della sezione Camorra Nord, avvenuta negli ultimi mesi dello scorso anno, la miniera ha praticamente raggiunto il suo nuovo assetto produttivo, dopo la sciagura del 4 maggio 1954, impiegando 780 operai.
È continuato nel 1956 lo spoglio della zona marginale nord del pilastro di protezione dei pozzi n. 8 e n. 8 bis, della falda est del giacimento tra i livelli -220 e -225 e delle falde est ed ovest facenti capo al livello -260.
Nel quadro delle ricerche e delle preparazioni è continuata l'esplorazione della falda ovest del giacimento nella zona Camorra nord, sopra il livello -237, dove, mediante un tracciamento in rimonta, il banco di carbone, di giacitura abbastanza regolare, è stato seguito fino a quota -200.
A prima vista l'esito di tale ricerca sembrò molto promettente, ma successivi accertamenti effettuati a partire dal livello -237 con tre appositi fornelli e tre sondaggi interni hanno permesso di constatare che il lembo ritrovato è poco esteso in direzione, perché limitato da due faglie principali trasversali oltre che da una faglia longitudinale.
Ciononostante, per poter procedere alla coltivazione sopra il livello -237 è stato dato inizio allo scavo, a partire dal pozzo 9 bis e alla quota -200, di una galleria in sterile a sezione circolare e rivestita in conci di calcestruzzo, che dovrà servire come galleria di ritorno d'aria dei futuri cantieri.
È stata potenziata l'apparecchiatura di produzione del fango, ubicata all'esterno del pozzo 8, e la miniera è stata dotata di una sonda ad aria compressa per l'esecuzione di fori di ricerca e per l'iniezione del fango nelle zone incendiate.

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