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La miniera anno per anno |
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1937
Miniera di Ribolla.
Società Montecatini.
L'annata è stata caratterizzata da una intensa ripresa in tutti i settori della miniera, tra cui quelli abbandonati da molti anni.Sezione Nord.
Si riaprì la sotto sezione S. Feriolo con la ripresa di m 190 di galleria, a livello 15 s/m, ad ovest della discenderia di estrazione, e con l'inizio della coltivazione della lignite, sita ad ovest di detta discenderia, e compresa fra le quote m 19 e m 15 s/m.
La discenderia di estrazione fu approfondita di m 43 e dotata di macchina di estrazione.
Si riaprì pure la sotto sezione n. 6 servita dai due pozzi Ribolla Nord e n. 6, già collegati a quota -56 s/m, a mezzo di galleria, tracciata a letto del giacimento.
A questo livello, a mezzo di traverse, si raggiunse il banco e si piazzarono 4 argani interni per il sollevamento della lignite estratta sotto la quota -56 s/m.
La sotto sezione Costantino fu riaperta scavando nello sterile del letto m 442,80 di galleria a quota -56 s/m, collegando il pozzo n. 6 col pozzo Costantino.
A livello -56 s/m, si iniziarono le coltivazioni.
Il pozzo Costantino venne riaperto per m 109,50, dotato di castelletto in legno e di macchina di estrazione.
Presso la bocca del pozzo fu installato un compressore d'aria per la perforazione meccanica dei fori da mina.
Si riaprì la sotto sezione Tognarone, con lo scavo di m 103 di galleria, a quota 18 s/m.
Venne notevolmente ampliata la sotto sezione n. 4 (discenderia n. 6), estendendo la coltivazione a tutta la zona posta a sud est della vecchia discenderia n. 4, con passaggio ed estrazione al pozzo Mucciarelli, profondo m 55. provvisto di argano di estrazione con benna autoscaricante.Sezione Ovest.
Nella sotto sezione Cortese si riprese, dal giorno fino a quota -36 s/m, la discenderia Ribolla, provvedendola di argano di estrazione.
Nella sotto sezione n. 5 ovest, si provvide di castelletto di estrazione in legno e di argano il pozzo n. 5 bis, e si prosciugò il pozzo fino a quota m 25 s/m.
Venne pure ripreso, il pozzo Argento, costruendo la stanza per l'argano ed il castelletto di estrazione in legno con benne autoscaricante.Sezione Sud.
Nella sotto sezione n. 2, a livello 132 s/m, furono scavati verso il sondaggio n. 3 m 164,40 di gallerie, con ritrovamento del banco di lignite, della potenza di m 6,50.
A livello -154 s/m verso nord, si tracciarono m 79,50 di gallerie nello sterile del letto e della faglia.
Nella sotto sezione n. 3 a livello -80 s/m si fecero m 115 di tracciamento nello sterile, stabilendo la comunicazione fra il pozzo 2 ed io pozzo 3, ed individuando il banco di lignite posto a sud del pozzo 3.
A livello 125 s/m si scavarono m 223 di galleria verso sud del pozzo 3, ritrovando il banco di lignite posto a sud del pozzo 3.
Il pozzo 3 venne approfondito per m 60, fino a quota -185 s/m, dove si tracciò una traversa nello sterile e si iniziò pure una rimonta, destinata a stabilire il circuito di ventilazione attraverso il livello -154 s/m.
I lavori di coltivazione si svolsero sotto il livello -154 s/m nella sotto sezione sud n.3 e sotto il livello -172 s/m nella sotto sezione sud n. 2.Esterno.
Nell'impianto vagliatura della lignite si installò un vaglio a scosse per la divisione del rinfuso grigliato nelle due classi 15 50 mm e superiore a 50 mm.
Durante l'anno, con un crivello Hulmold a letto filtrante e con due crivelli Standard a scarico frontale, si eseguirono prove di lavaggio della lignite, sull'appezzatura inferiore a 50 mm.Miniera di Casteani.
Società Montecatini.
In questa miniera, inattiva da molti anni, si iniziarono all'esterno i lavori preparatori per la ripresa dei lavori di coltivazione.
Si portò pertanto a buon punto il rifacimento della cabina elettrica di trasformazione V.15000/V.260, e si iniziò la posa della linea elettrica dalla cabina al pozzo S. Barbara.
Si iniziò pure la riapertura del pozzo Teodoro, completamente franato e riempito.Miniera Poggio alla Foglia.
Eredi E. Malfatti e ing. Gaetano Bortolani.
Si continuò la coltivazione del banco di lignite, potente m 6, al di sopra della galleria di livello m 33,65 s/m.
In seguito ai provvedimenti di sicurezza stabiliti con decreto prefettizio, in data 31 maggio 1937-XV, gli operai vennero dotati di lampada di sicurezza a benzina, e si iniziò la ventilazione artificiale con un elettro aspiratore installato alla bocca di un pozzetto, che mette in comunicazione il detto livello m 33,65 con l'esterno.